Cornone di Blumone (2843 m)


Tita Secchi


Lago della Vacca visto dal passo Blumone

Passo Blumone


In vetta








Quando il Prudo mi ha proposto di fare il percorso alternativo per salire al Tita Secchi mi sono messo le mani negli ultimi tre peli che avevo in testa. -Arriverò sul Blumone sfiancato-pensavo. Invece ,complice la giornata limpida e fresca ,ci siamo trovati al Lago della Vacca in 2 ore.
Un caffettino e via verso il passo.
Come suo solito il Prudo salendo volava senza nemmeno toccare le pietre con le suole. Io ,tra fotografie e gambe rotte , ero sempre dietro a tribolare. Ma mi sono goduto anche il paesaggio e mi sono permesso qualche scatto un po' più ricercato.
Prima del Passo Blumone ci siamo uniti a due escursionisti che sono venuti con noi fino in vetta. La salita è risultata faticosa ,ma scorrevole, tra chiacchiere e panorami mozzafiato. Pietra e ancor pietra ovunque. Di tutte le forme ,di tutti i volumi...pietre,rocce,sassi,me li sono sognati la notte.
La salita non presenta particolari difficoltà tecniche ,si superano i punti più difficili con un I , II grado di difficoltà alpinistica.
La neve è praticamente tutta sciolta e non utilizziamo nemmeno i ramponi.
In altre due ore siamo in vetta.
Un abbraccio collettivo vibra un'emozione non comune.
Ci facciamo una foto che sa di selfie: io ,Prudo, Luigi e Matteo ,i nostri due compagni di salita.
La nebbia, le nuvole iniziano a salire,come a dirci di sbrigarci a fotografare che si chiude il panorama. In pochi minuti raccolgo le immagini che posso, frettolosamente, senza cavalletto, con il cielo che mi prende di mira fischiandomi aria fresca sul coppino. Io guardo in su e lui sbuffa una nuvola bianca che copre tutto.
Ci rifocilliamo in fretta , il Cornone Di Blumone sembra tranquillo,ma questo freddo improvviso, quest'aria pungente ci allerta un po'.
Torniamo. Soddisfatti e felici anche se ancora un po' tesi per la discesa.
Alla fine fila tutto liscio in sicurezza. Al passo scendiamo dietro il Blumone, siamo paralleli al sentiero che porta al Passo Termine. Un sentiero spaccaginocchia, fatto di pietre, quelle instabili che traballano senza avvisarti prima. Così per due ore, fino ai pascoli e poi giù al Gaver.
Giornata super. Ottima compagnia. Complimenti al Blumone.

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