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Visualizzazione dei post da marzo, 2016

Corni del Diavolo (2031m)

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Salendo alla Stanga del Bassinale da Montecampione stavo tentando di convincermi  che la giornata sarebbe potuta volgere al meglio. Ma le nuvole sembravano cariche di acqua e pronte a far scappare anche i 3 sciatori dall'unica spettrale pista aperta. Non ricordo di aver visto tanto grigio in altri luoghi. La località Montecampione fatiscente e deserta sprizzava tristezza e degrado. Il peggio! Non vedevo l'ora di lasciarmi alle spalle quel complesso una volta ambita meta sciistica e fervida località turistica. Alla Stanga soffiava vento gelato e scendeva pioggia ghiacciata a tratti,ma ho intravisto per due secondi una fenditura azzurra nel cielo. Le nuvole a est erano bianche,  non più nere. Ho proseguito per Corno Mura. Il sole lottava per sbirciare nella mia  direzione, scaldando i cespugli d'erba brinati tra una nuvola e l'altra. Ogni pietra, ogni stelo d'erba, ogni radice o albero era coperto da uno strato di nevischio ghiacciato, come se per giorni avesse...

Dosso Alto (2064m)

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Facile salita, breve ,anche se con neve parecchio ghiacciata. Avevo in mente da qualche giorno di fare una colazione in vetta a qualche cima. Avendo poco tempo sono partito presto per il Maniva con in testa la cima del Dosso Alto, calcolando di essere a casa per pranzo. Per strada c'era parecchio ghiaccio: è stato più rischioso il tragitto in macchina che l'escursione . Il Dosso Alto in inverno è una salita che richiede come minimo i ramponi in presenza di neve. Io li ho indossati dal parcheggio alla vetta. La neve risultava infatti uno spesso strato di ghiaccio. Stupenda la vetta e il panorama su Adamello, Blumone, Bernina, Rosa ,Brenta ecc

Monte Crestoso (2207)

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Partiamo dal Rifugio Bonardi. Sono le 8.C'è neve ,soprattutto nelle zone in ombra dove il sole non è riuscito a scioglierla tutta.Niente ciaspole però e questo è un bene per le mie caviglie.Raggiungiamo in fretta il Passo Sette Crocette.Il panorama su Blumone, Frerone, Listino, e tutte le altre cime ci inchioda per un quarto d'ora a tirare somme su salite ed escursioni fatte tempo addietro. Guardiamo in su e vediamo il Crestoso. Da lì sembra una piramide innevata. Ci ramponiamo e via .Il Prudo (in libera uscita dopo un periodo di astinenza da montagna causa figlia appena nata) non sembra accusare nessun tipo di fatica. Come al solito fatico a stargli dietro e lo perdo in pochi minuti. Raggiunta la cima del Crestoso capiamo il perchè del nome, forse. Si tratta di una cima lunga e stretta, praticamente una lunghissima cresta ancora più affilata vista la neve sommitale. Coi ramponi si viaggia bene. Decidiamo di proseguire. La cresta è spettacolare e finisce per diventare i Co...